LA SPADA NELLA ROCCIA
Quale bambino non è affascinato dalle leggende. Chi di noi non ha mai sentito parlare della spada nella roccia. Chi di noi non ha visto il celebre film della Disney ispirato alle gesta di Re Artù, detto Semola per i suoi capelli biondissimi. Beh, c’è chi dice che questa famosissima spada si trovi in Toscana, precisamente nell’Eremo di Montesiepi a pochi km dalla meravigliosa Siena ed a meno di un ora dal Campeggio Principina. Allora perché non approfittare della vostra vacanza in Maremma per portare i vostri figli a vivere un‘esperienza unica tra storia e leggenda!
Nell’immediata vicinanza della famosa Abbazia di San Galgano sulla collina di Montesiepi, si erge una piccola cappella di forma circolare al cui interno si custodisce una delle “reliquie” più affascinanti e misteriose dell'intera regione: la spada nella roccia di San Galgano. Proprio al centro della cappella circolare, dal pavimento in cotto sporge uno sperone di roccia, al cui interno è incastonata la spada, che risulta forgiata all’incirca nel 1170.
La leggenda racconta che Galgano Guidotti nasce a Chiusdino nel 1148 da Guido e Dionigia, una famiglia aristocratica legata al vescovo di Volterra. Un figlio a lungo desiderato che, come da costume dell’epoca, era destinato a divenire cavaliere in un periodo forti fermenti e contese territoriali. Questo, però, non impedisce al giovane Galgano di vivere la fanciullezza tra tentazioni, piaceri e divertimenti sfrenati; tutto finché all’età di 32 anni non accade qualcosa di inaspettato. Già San Michele Arcangelo era apparso in sogno alla madre Dionigia annunciandole che il figlio sarebbe divenuto Cavaliere di Dio; a distanza di tempo, l’Arcangelo appare in sogno anche a Galgano invitandolo a seguirlo. Galgano si trova ad attraversare un ponte sotto il quale scorge un mulino, simbolo del divenire degli eventi e della caducità della vita. Oltrepassato un ponte ed attraversato un prato dai soavi profumi, i due raggiungono Montesiepi: qui, in una cappella rotonda, Galgano incontra Gesù, i dodici apostoli e la Vergine. La sacra apparizione sancisce la completa conversione del Cavaliere. Ma una madre desidera sempre altro per un figlio, e così Dionigia, seppur devota, pur di non perdere il figlio, tanta di trovargli moglie; ma questi non cede, e, ben determinato a proseguire la sua missione, decide di partire alla volta di Civitella. È l’inverno del 1180; per ben due volte Galgano, per nulla intenzionato a prender moglie, parte in sella al suo cavallo: ma una è una forza superiore a fermarlo. Così il cavaliere, dopo un’intensa preghiera rivolta al Signore, vede apparire dinnanzi a sé l’Arcangelo Michele che prende le redini del suo cavallo e lo conduce a Montesiepi, là dove un’altra visione gli aveva fatto incontrare gli apostoli. Qui, vista l’impossibilità di costruire una croce con del legno, Galgano conficca la propria spada nella dura roccia lasciando l’elsa a fungere da sacra insegna. Svestito del mantello, ne fa un saio da indossare nella sua vita eremitica fatta di solitudine e semplicità. Ma i prodigi non finiscono; Durante l’assenza di Galgano per un pellegrinaggio presso le basiliche romane, tre monaci tentano di estrarre la spada dalla roccia per rubarla. Non riuscendo nel loro intento la rompono. Immediato giunge il castigo divino; Uno annega in un fiume, un altro è incenerito da un fulmine, mentre il terzo viene aggredito da un lupo che gli risparmia la vita solo per intercessione di Galgano. Al ritorno dal pellegrinaggio l’eremita trova la spada spezzata evento che gli causa grande dolore ma Dio, volendolo consolare, lo esorta a ricomporre la spada. Le due parti si saldano più forti di prima. Attorno alla spada Galgano costruisce un eremo dove conduce una vita di meditazione e preghiera fino alla morte (Chiusdino, 30 novembre 1181). Subito dopo la morte del santo, avvenuta nel 1181, venne qui costruita la Rotonda o Eremo di Montesiepi, consacrata nel 1185. La cappella è addirittura arricchita da affreschi del Lorenzetti. Fra il 1220 e il 1268 viene edificata l’Abbazia di San Galgano, come segno della popolazione di grande devozione per San Galgano, un’affascinante struttura dallo stile romanico - gotico.
Che dire, lasciatevi conquistare dalla leggenda per fare un passo indietro nella storia…
Maremma, non solo mare!!!