IL LAGO DELL'ACCESA
Come sempre ricordo la MAREMMA non è solo MARE…infatti è anche Lago… ed è proprio al LAGO DELL’ACCESA che voglio condurvi oggi in questo nostro viaggio virtuale.
Narra la leggenda che nel luglio 1218, là ove ora sorge il lago, si trovasse una verde valle coltivata ed un villaggio di agricoltori. Il proprietario dei terreni, un “omaccione” chiamato il Turco, prospettando un raccolto copioso, costrinse i suoi servi a continuare la trebbiatura anche il 26 luglio, giorno della Festa di Sant'Anna, protettrice dei mietitori, da sempre dedicato alla preghiera e al riposo.
Per tutta la mattina si lavorò alla battitura del grano quando improvvisamente, verso l’ora di pranzo, il cielo si oscurò; Nuvole nere si addensarono sull’Accesa ed inquietanti tremori sconquassarono la terra. Un ciclone sconvolse le piantagioni mentre invano i lavoranti cercavano riparo sotto gli alberi o nelle proprie case. Il terreno si spaccò e si aprì una voragine in cui sprofondarono case, contadini, animali e raccolti Dall’abisso si alzavano enormi lingue di fuoco che furono placate solo da una provvidenziale pioggia torrenziale. In men che non si dica laddove c’era un’aia, un villaggio e dei campi ora sorgeva un piccolo lago, scuro, inquietante dal quale scaturiva uno strano bagliore rossastro. La credenza popolare vuole che ancora oggi, recandosi sulle sponde del lago il 26 luglio, si possano sentire le grida dei contadini, il muggire dei buoi, gli zoccoli di cavalli in fuga dall'apocalisse e perfino il suono delle campane del villaggio.
Oggi il Lago dell'Accesa è un piccolissimo lago di 14 ettari a forma di ferro di cavallo con una profondità che arriva a toccare i 50 metri. Il lago, circondato da un fitto bosco di querce e lecci dista circa nove km da Massa Marittima ed è considerato interessante non solo da un punto di vista naturalistico, ma soprattutto da un punto di vista archeologico. Sulle sue sponde infatti è stato rinvenuto un insediamento etrusco originario del VII - VI secolo a.C. composto da cinque quartieri e varie necropoli. Uno dei quartieri sembra tra l'altro essere stato edificato sopra edifici preesistenti risalenti al IX secolo a.C. Il piccolo insediamento doveva essere un centro satellite di Vetulonia (con cui era collegato da quello che oggi è il fiume Bruna) ed aveva come peculiarità lo sfruttamento dei vicini giacimenti metalliferi. Il suo abbandono probabilmente dipese dall'esaurimento dei giacimenti stessi….al di là della leggenda sopra menzionata!
Si racconta anche che in tempi più recenti, su di una collina nelle vicinanze del lago vivesse un personaggio molto particolare divenuto famoso con il titolo di “Mago dell’Accesa”. Quest’uomo pare avesse sempre la fila davanti alla propria casa in quanto particolarmente abile nell’allontanamento del malocchio e nella divinazione.
La gente, proveniente da ogni angolo della Toscana e dall’alto Lazio, compensava questa “sibilla al maschile” con qualche salume, una gallina o un coniglio. Il Mago, definito dagli abitanti della zona uomo semplice, di poche parole ma molto onesto, cercava solo di far
star bene le persone senza scopi di lucro ma solo per generosità d’animo. Alcuni riportano che gli occhi del Mago fossero così profondi da dare l’impressione che potessero leggere nell’animo e nella coscienza del prossimo.
Dal 2001 l'intera area del Lago dell'Accesa è divenuta parco tematico della civiltà etrusca; Per la visita vi consigliamo di lasciare l'auto presso il centro abitato della Pesta e proseguire a piedi. Il sito archeologico è suddiviso, come si diceva, in cinque quartieri che potrete visitare attraverso sentieri attrezzati con pannelli che vi illustrano le caratteristiche dell'antico centro, le abitazioni di cui sono visibili i basamenti in pietra, i sistemi di drenaggio della acque, i forni per la lavorazione dei metalli e le necropoli con tombe a tumulo e tombe a fossa con circolo di pietre. Tutti i reperti rinvenuti dagli scavi archeologici potrete ammirarli presso il museo archeologico di Massa Marittima.
L'acqua del lago dell'Accesa è veramente limpida pertanto un tuffo è assolutamente consigliato prima di lasciare questo piccolo angolo incantato di Maremma… magari un tantino freddina… ma per riscaldarvi troverete anche una piccolissima spiaggia di sabbia fine dove potrete distendervi e percepire la pace tutto intorno a voi.
Buona visita.
PS: Dal Campeggio il Lago dista solo una trentina di minuti e già che ci siete, sulla via del ritorno, fermatevi a visitare Massa Marittima, un altro borgo "gioiello" del nostro territorio.