GROSSETO LA "CITTA' SCRIGNO"
Grosseto è una “città scrigno” tutta da scoprire.
Il suo centro, inglobato in 3 km di mura di cinta risalenti al 12°sec racchiude fantastici edifici. La visita non può che iniziare da Piazza Dante al centro della quale si erge la statua in onore di Leopoldo II di Lorena detto “Il Canapone” per via del colore dei suoi capelli. Il gruppo marmoreo rappresenta il Canapone nell'atto di sollevare con il braccio sinistro una donna sfinita dagli stenti con un fanciullo morente (allegoria della Maremma colpita dalla malaria), con il braccio destro tiene un bambino sorridente (speranza del futuro), mentre con il piede schiaccia un serpente (malaria) che viene anche morso dal grifone (simbolo di Grosseto).
Sul lato orientale della piazza troviamo il Palazzo Aldobrandeschi conosciuto anche come Palazzo della Provincia. Inaugurato nel 1903 rievoca lo stile senese medievale. Anticamente al suo posto sorgeva il Palazzo del Podestà che fu però demolito nel 1899. Una curiosità: la colonna situata tra la facciata principale del Duomo e la piazza, è una colonna di epoca romana posizionata in piazza già nel medioevo e con tutta probabilità proviene dall'antica città di Roselle.
Il Duomo di Grosseto è il vero simbolo della città. La sua costruzione risale al 1294 e fu realizzata dall’architetto Sozzo di Rustichino tra il 1294 e il 1302, sulle basi di una antica chiesa dedicata a Maria. La chiesa è stata più volte rimaneggiata ma conserva delle meraviglie quali la Fonte Battesimale di Antonio Ghini, l'altare della Madonna, l'Acquasantiera e le vetrate quattrocentesche originali rivolte verso Piazza Dante)
Siete appassionati di arte etrusca? Allora non perdete l’opportunità di visitare il Museo Archeologico e d'Arte della Maremma che si trova in Piazza Baccarini e che al suo interno conserva urne e reperti provenienti dal sito archeologico di Roselle
Passeggiando nelle strade pedonali del centro storico non tralasciate di visitare la trecentesca Chiesa di San Francesco che al suo interno conserva il Crocifisso su tavola attribuito a Duccio di Boninsegna e gli affreschi realizzati da Antonio e Francesco Nasini. Molto bello il chiostro della chiesa che nel periodo Natalizio ospita un presepe vivente con animali veri. Ed ora una pillola di gossip; In questa chiesa il 14 luglio 1964 si sposarono in gran segreto alle tre di notte Adriano Celentano e Claudia Mori.
Percorrendo via Ricasoli, nel punto in cui la via si apre su piazza Dante, potrete infine vedere l'antica incisione su pietra che riporta i giorni di pulizia nelle varie zone della città
Sempre nel centro storico di Grosseto, guardando il portale principale del Duomo, percorrete la via sulla sinistra ed arrivate in piazza Innocenzo II, alla base del campanile potrete vedere l'incisione su pietra che riporta la differenza di orario solare tra le ore 12 di Roma e lo stesso momento a Grosseto.
Ed arriviamo alle Mura, il “pezzo forte della città. La prima cinta muraria fu ultimata nel corso del XII secolo. Dopo una lunga serie di rimaneggiamenti, distruzioni e ricostruzioni avvenute nel corso del periodo medievale, nella seconda metà del XVI secolo Il Granduca Cosimo I de’ Medici e l'urbinate Baldassarre Lanci, architetto militare, furono gli artefici di questa “città-fortezza” (1565-1593) dalla forma di un esagono quasi perfetto, una struttura all'avanguardia per le nuove "difese all'italiana", con cinque Baluardi e La cittadella “isola fortificata”. Occorsero oltre 19 anni per ultimare i lavori di realizzazione della nuova cerchia muraria in stile rinascimentale, e vi furono impiegati molti detenuti prelevati dalle prigioni in seguito ad apposito decreto
Sino al 1757 le mura furono circondate da un fossato esterno e da un argine di terra battuta. Vi erano due porte principali, una a nord, Porta Nuova, e una a sud, Porta Vecchia, chiamata in passato "Porta Reale". A queste si aggiungevano diversi passaggi più piccoli, le postierle, facilmente difendibili.
Con Leopoldo II, furono demolite nel 1855 quasi tutte le torricelle e la quasi totalità delle garitte, ingentilendone l'aspetto e trasformando il tutto in passeggiata pubblica alberata.
Un bombardamento distrusse, infine, una delle ultime garitte rimaste, il Casino delle Palle situato presso il Bastione Maiano, all'interno del quale si conservavano alcuni affreschi; le uniche due garitte pervenute intatte fino ai giorni nostri si trovano sul Bastione di Santa Lucia e su quello della Vittoria, baluardi che costituiscono il lato del Bastione Fortezza rivolto verso il centro cittadino.
La cinta muraria è interamente percorribile tramite un bellissimo camminamento pubblico e, secondo una diffusa configurazione urbanistica ottocentesca, sui terrapieni dei bastioni sono aperti spazi verdi e aree pubbliche con viali e Promenade.
Potrete raggiungere il centro di Grosseto in auto, è molto facile trovare parcheggio intorno alle mura a prezzi molto modici. Potrete anche prendere il bus G12 che da Principina porta alla Stazione Ferroviaria di Grosseto che dista un km circa da una delle porte di accesso alla città.